Alternative al conto corrente: caratteristiche e differenze
Sono molte le ragioni che possono spingerci a cercare una valida alternativa al conto corrente. Se un tempo i soldi si tenevano al sicuro in banca, al giorno d’oggi le cose non stanno più esattamente così. Gli istituti di credito agli occhi dei risparmiatori hanno infatti perso stabilità. Ma la minaccia di un fallimento bancario o di un prelievo forzoso, non sono le uniche ragioni che inducono i risparmiatori a migrare verso altri lidi.
Alcuni utenti, ad esempio, potrebbero avere qualche problema con il fisco o magari con l’ex coniuge che avanza pretese più o meno lecite sui risparmi comuni. Altri potrebbero dover proteggere i loro fondi da orde inferocite di creditori. Qualcuno poi non ha ancora accettato l’idea di sborsare annualmente del denaro da destinare alle spese di gestione del conto. C’è anche chi cerca delle soluzioni di investimento, accumulo e risparmio più vantaggiose rispetto a quelle che può offrire una banca.
Insomma, di ragioni per andare a caccia di un’alternativa al conto corrente ce ne sono parecchie: vediamo di capire adesso se ci sono altrettante soluzioni.
Assicurazioni e fondo pensione
E perché non investire il proprio denaro in qualcosa di impignorabile, come per esempio un’assicurazione sulla vita?
Un’altra valida opzione, vista anche la difficoltà che i giovani avranno nel raggiungere l’età pensionabile, è quella di optare per un PIP. La pensione integrativa così accumulata sarà deducibile dalle tasse e sarà riscattabile in molti casi sotto forma di piccola rendita mensile. Sia chiaro però: sul fondo non sarà mai possibile trasferire in un’unica soluzione cifre particolarmente elevate.
Buoni fruttiferi postali
I buoni fruttiferi postali rientrano nella famiglia dei prodotti a tutela del risparmio. Anche in questo caso la Cassa depositi e prestiti si farà garante delle somme versate ed anche in questo caso lo strumento è esente da costi di attivazione e da imposte di successione. Ad oggi è possibile scegliere tra vari prodotti sottoposti a tassazione agevolata.
Cassette di sicurezza
Il tuo problema è forse il fisco? Bene, una delle prime soluzioni da tenere in considerazione è quella di depositare i contanti in una cassetta di sicurezza.
Il fisco sarà comunque al corrente della tua decisione ma, a meno che tu non sia sospettato di evasione, non tenterà di accedere alla tua piccola cassaforte privata.
Carte prepagate e ricaricabili
Una buona soluzione alternativa potrebbe anche essere quella di richiedere delle carte prepagate o ricaricabili. Grazie alla presenza di un codice IBAN, queste carte conto permettono al titolare di ricevere ed inviare delle somme di denaro.
Questa soluzione si adatta quindi ai piccoli risparmiatori, ai giovani ed a coloro i quali non ritengono opportuno aprire un conto corrente bancario. Se vuoi saperne di più, qui puoi approfondire quali sono le carte conto. Il vantaggio, rispetto a quanto offerto da un normale conto corrente, è quello di utilizzare una carta non remunerata. Questo tipo di soluzione non prevede imposte relative ad interessi attivi sui depositi.
Purtroppo però tali carte consentono di accantonare cifre limitate dato che hanno un platfond stabilito a monte dalla banca o dalle Poste Italiane. Tieni poi presente che esse sono sempre tracciabili dai creditori o, peggio ancora, dal fisco. Inoltre il denaro qui depositato non gode di alcuna tutela in caso di fallimento dell’ente creditizio.
Fondo monetario
Ed ecco un altro prodotto di gestione del risparmio volto ad accrescere il patrimonio inizialmente investito. Il denaro depositato viene infatti utilizzato per acquistare delle obbligazioni o dei titoli di Stato.
Il rischio è in questo caso molto basso a differenza però dei costi di gestione. Da qui lo scarso rendimento di questi prodotti.
Libretti postali
Aprire un libretto di risparmio postale significa avere un posto dove accumulare del denaro. Si tratta di un ottimo strumento per la gestione delle finanze private in quanto l’utente potrà in qualsiasi momento effettuare dei prelievi e/o dei versamenti. I libretti sono tra l’altro garantiti dalla Cassa depositi e prestiti, vengono associati a carta Postamat e consentono l’accredito di pensioni INPS o INPDAP.
Al giorno d’oggi chi sottoscrive questa formula può beneficiare di diverse opzioni oltre che di un discreto tasso di interesse annuo (1-3%, ovviamente lordo). I costi di apertura e chiusura, così come quelli di gestione sono nulli. Sappi però che se il libretto è al portatore non è possibile depositare oltre i 1000 euro.
Salvadanaio
Qualcuno ci scherza su, ma in molti considerano ancora il salvadanaio o il materasso di casa il posto più sicuro per nascondere dei contanti. Le cose non stanno proprio così: come la mettiamo con i ladri? Un altro rischio legato a questa opzione è l’inflazione. Tuttavia però il proprio denaro, ammesso che tutto fili liscio, sarà sempre disponibile senza dover pagare nessun tipo di obolo e senza che il fisco ne sappia niente.