Cucina

Centrifuga o estrattore? Velocità, potenza e consumi a confronto

Centrifuga ed estrattore sono due elettrodomestici affini al punto che molti tendono a confonderli. In realtà però queste due macchine, entrambe utilizzate per ricavare dalla frutta e dalla verdura di stagione delle ottime bevande, presentano delle notevoli differenze. Scopriamole insieme.

Estrattori di succo e centrifughe: perché sono diversi?

Partiamo dal presupposto che tanto un estrattore quanto una centrifuga possono consegnarci un ottimo succo fresco vegetale. La bevanda però è ottenuta con criteri di lavorazione differenti. Di conseguenza il risultato sarà diverso, sia come gusto che come prorietà nutrizionali.

Estrattore di succo: impariamo a conoscerlo

L’estrattore di succo, noto agli esperti del settore anche come slow juicer, non si avvale di lame. All’interno della macchina agisce una coclea, vale a dire una sorta di grande vite che, con un movimento rotatorio, spreme e setaccia gli ingredienti utilizzati. Nell’estrattore di succo si puù inserire praticamente di tutto: dai frutti a polpa molle a quelli a polpa dura passando per le verdure. Nel caso si utilizzassero ingredienti eccessivamente secchi e fibrosi è possibile inserire un po’ d’acqua nel serbatoio della macchina.

Velocità e temperatura di lavorazione

La macchina in questione è un po’ rumorosa, ma niente di insopportabile, anche perché essa lavora praticamente a freddo. Solitamente i modelli migliori compiono una quarantina di giri al minuto, mentre quelli meno prestazionali circa un centinaio. La produzione del succo quindi è abbastanza lenta (5-10 minuti) ma in questo modo non si sviluppano alte temperature in fase di lavorazione e le proprietà nutrizionali degli ingredienti non saranno alterate. La presenza di una coclea impedisce all’elettrodomestico di inglobare aria. In questo modo non si forma schiuma e la bevanda risulterà quindi più digeribile rispetto alle bibite ottenute diversamente. Uno dei modelli migliori Hurom H-100 (puoi vederlo qui), è provvisto di una doppia imboccatura che permette di inserire gli alimenti differenziandoli in base alle dimensioni.

Potenza e consumi

Una lavorazione così lenta non rende necessario l’utilizzo di motori particolarmente potenti. Gli strattori di succo hanno motori da 150/200 watt. Se è vero che il wattaggio della macchina è quindi molto basso, è anche vero che per produrre due o tre succhi sarà necessario tenerla in funzione per una trentina di minuti.

Le bevanda ottenuta con l’estrattore è ricca di polpa e il volume della stessa sarà superiore di un buon 20% rispetto a quello ottenuto con altri elettrodomestici, a parità di peso degli ingredienti utilizzati.

Manutenzione

Gli estrattori si caratterizzano per le loro dimensioni compatte e per una certa facilità di manutenzione. Dopo ogni utilizzo basterà infatti riempire una vasca del lavello con dell’acqua tiepida ed immergere al suo interno tutti i pezzi smontabili dell’elettrodomestico. Ciascuno di essi dovrà poi essere trattato con uno spazzolino. Prima di riutilizzare l’estrattore si suggerisce comunque di dargli un’ulteriore sciacquata.

Centrifuga: cosa c’è da sapere?

La centrifuga si avvale di lame sottili capaci di affettare e sminuzzare gli ingredienti che poi sono incanalati verso un setaccio che filtra il succo. Le centrifughe attualmente in commercio raggiungono anche i 1000 watt e possono compiere fino a 18 mila giri al minuto. Questo significa che questo elettrodomestico non può rimanere in funzione per più di 120 secondi, altrimenti rischierebbe di danneggiarne il motore.

Un centrifugatore produce un ottimo succo, ma il suo principio di funzionamento provoca la perdita delle sostanze nutritive contenute nel prodotto iniziale. Il succo si presenta schiumoso in superficie perché durante la lavorazione entra dell’aria. Il colore del succo è chiaro e scarsamente corposo per via della mancanza di polpa.

Le centrifughe hanno forme e grandezze simili a quelle degli estrattori. Questo permette di introdurre nel serbatoio anche alimenti più grandi senza perdere tempo ad affettarli. La centrifuga accetta qualsiasi tipo di vegetale crudo, ma non le verdure a foglia o i frutti contenenti una percentuale esigua di acqua. Il costo dell’apparecchio oscilla in media tra le 80 e le 120 euro, prezzo quest’ultimo da vero e proprio top di gamma.

Estrattore o centrifuga?

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: meglio comprare un estrattore di succo o una centrifuga? Dipende dalle proprie esigenze. Abbiamo visto che l’estrattore opera più lentamente e quindi, anche se la differenza alla fin fine sta in pochi minuti di lavoro, per chi va sempre di fretta è meglio scegliere una centrifuga.

Di contro però se preferite trarre maggior giovamento nutrizionale dal vostro succo dovrete optare per l’estrattore.

In termini di ingombro, consumo e facilità di impiego invece i due attrezzi, soprattutto se di moderna concezione, si equivalgono.

Relativamente ai costi il centrifugatore vince di gran lunga, ma la quantità di alimenti trattabili con l’estrattore è sicuramente superiore.

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