Come arredare una casa ecosostenibile
Il tema della sostenibilità ambientale è molto sentito negli ultimi anni. Oggi è importante che tutti facciano la propria parte per ridurre il più possibile l’impatto della presenza umana sull’ambiente. L’ecosostenibilità passa anche dal tipo di arredamento che scegliamo per la nostra abitazione.
Bisogna tenere in considerazione sia la scelta dei mobili, che hanno già subito un processo di lavorazione e che in futuro ne subiranno uno per lo smaltimento, sia quella degli elementi che possono aiutarci a ridurre consumi e emissioni.
Nelle prossime righe abbiamo elencato tutto ciò che c’è da sapere per realizzare una casa che sia davvero sostenibile e con il minor impatto possibile sull’ambiente.
La scelta dei materiali
Il primo dettaglio da considerare è la scelta dei materiali. Ogni mobile, per essere prodotto, deve affrontare una ben precisa lavorazione. Alcuni materiali in questa fase possono risultare più inquinanti di altri. Lo stesso vale per altri elementi utilizzati nella produzione, come ad esempio le colle e le vernici. Oggi fortunatamente è facile trovare prodotti che hanno il minor impatto possibile, per esempio ci sono diverse tipologie di pavimenti naturali, così da offrire una vasta scelta di possibilità a chi deve ritrutturare casa.
L’importanza del legno
Il legno è uno dei materiali più utili per chi vuole rendere sostenibile la propria abitazione. Questo perché il legno è facile da smaltire al momento di dismettere il mobile. Può essere riciclato facilmente, e proviene da fonti verdi. Bisogna comunque fare molta attenzione: la produzione di legno può mettere a serio rischio le foreste del nostro pianeta.
Ecco perché quando si vuole acquistare un mobile bisogna verificare che il legno provenga dalle foreste che hanno ottenuto la certificazione FSC (vedi sito), acronimo che sta per Forest Stewardship Council. Queste foreste sono gestite e utilizzate in maniera tale da essere sostenibili, evitando che la richiesta di legno vada a erodere la superficie verde della foresta.
Sostenibilità e salute
Non solo le materie prime: altri elementi fondamentali per avere una produzione sostenibile sono le colle e le vernici. Si tratta di prodotti che possono nascondere degli elementi tossici, e in grado di rendere il legno difficile da smaltire nella fase finale del ciclo del mobile. Questa tossicità può essere pericolosa anche per coloro che vivono all’interno dell’abitazione.
Basti pensare che come pubblicato in una ricerca pubblicata nel 2010 dell’ISPRA, l’inquinamento di tipo domestico deriva proprio da fonti interne come queste, in misura otto volte maggiore rispetto all’inquinamento proveniente dall’esterno.
Ridurre i consumi
Un altro elemento chiave per realizzare una casa sostenibile è trovare soluzioni per riscaldare la casa e risparmiare energia, visto che il riscaldamento ha un’incidenza molto alta sulle bollette. Oggi esistono numerosi strumenti e accessori che, sfruttando nuove tecnologie, permettono di realizzare una casa domotica, in grado di abbattere gli sprechi attraverso un’attenta gestione dei consumi. Si tratta di piccoli modi per risparmiare, ma che se usati da tutti quanti potrebbero permetterci di consumare molte meno materie prime.
Infissi isolanti
Per diminuire il più possibile lo spreco di risorse è fondamentale isolare gli ambienti. Oggi esistono degli infissi, sia porte che finestre, che sono in grado di isolare la nostra abitazione ma in fase di ristrutturazione è importante valutare l’isolamento delle intercapedini, che renderà tutta la casa più coibentata.
Con queste soluzioni in estate il caldo resta all’esterno, riducendo la necessità di accendere i condizionatori. In inverno, al contrario, il caldo resta all’interno, evitando che il calore si dissipi troppo in fretta e permettendo di usare molto meno il riscaldamento.
Rubinetti antispreco
Esistono molte soluzioni per quanto riguarda i rubinetti antispreco. Sono tutte accomunate da un unico obiettivo: quello di ridurre il consumo di acqua. Una soluzione molto apprezzata è quella delle cellule a infrarossi, che permettono di chiudere l’acqua semplicemente togliendo le mani dall’area scansionata dalla fotocellula. Un’altra opzione sono i rubinetti a doppio scatto.
Illuminazione naturale e artificiale
L’illuminazione naturale è la scelta migliore, sia perché contribuisce a migliorare l’umore, sia perché permette di risparmiare, accendendo molto meno le luci artificiali. Tuttavia in fase di ristrutturazione si potrebbe fare ben poco per migliorare questo aspetto non essendo del mestiere. Per questo è necessaria la consulenza di architetti e tecnici esperti (puoi trovarli su https://www.roomvibes.it/, disponibili su tutto il territorio nazionale), che prima attraverso il rilievo di una planimetria e successivamente con programmi di grafica, studieranno la soluzione più adatta per portare luce naturale in ogni stanza.
Per quelli ambienti che non potranno comunque beneficiare della luce naturale, consigliamo di evitare i colori troppo scuri per le pareti, preferendo colori chiari e tonalità pastello. Per quanto riguarda invece l’illuminazione artificiale, il consiglio è quello di disporre lampadari e altre fonti di luce in maniera intelligente, gestendo in maniera ottimizzata gli spazi. Oggi i LED sono tra le proposte più economiche, in grado di illuminare consumando meno energia.