Come gestire il caldo sul lavoro: soluzioni e consigli ad hoc
L’arrivo del caldo è sempre un argomento che desta preoccupazione, soprattutto nei confronti di determinate fasce definite più a rischio, tra cui i bambini, gli anziani o i lavoratori che si ritrovano a svolgere le proprie mansioni sotto il sole o in luoghi in cui le temperature possono alzarsi oltre una soglia tollerabile dal corpo umano.
Poiché tutti i dipendenti hanno diritto a un ambiente in cui non vengono sottovalutati i rischi per la sicurezza, e di certo le temperature alte possono rappresentare una problematica sostanziale per la salute, c’è la necessità di valutare delle soluzioni ad hoc che permettano di gestire il caldo sul lavoro.
Abbiamo pensato di offrire un vademecum utile, in cui prestiamo attenzione sia alle attrezzature che possono aiutare a mitigare il clima interno quanto ai suggerimenti da seguire normalmente e che prevengono eventuali colpi di calore.
Un corretto sistema di raffrescamento si rivela indispensabile nei luoghi di lavoro e su siti web come https://www.raffrescatori-evaporativi.it/, si può valutare un ampio catalogo con soluzioni efficienti e che strizzano l’occhio alla sostenibilità.
La prevenzione del caldo sul luogo di lavoro
Iniziamo da quella che è una corretta prevenzione. La stagione estiva mette a dura prova non solo coloro che si ritrovano a fronteggiare la calura nelle proprie case ma anche nelle aziende e negli ambienti industriali.
Il caldo è una tematica che tocca tutti e in particolare durante le ondate di calore possono sorgere delle emergenze dovute alla disidratazione, ai colpi di calore, allo stress fisiologico che spesso l’estate comporta.
L’impatto del caldo sulla salute si può in parte prevenire, in particolare studiando delle soluzioni per rinfrescare l’ambiente controllando la temperatura delle stanze.
Per fare un esempio, in un ambiente indoor, la temperatura non dovrebbe mai superare i 32°C durante il giorno. Ed è compito del datore di lavoro definire delle regole che i dipendenti possano seguire così da favorire protezione e assistenza in caso di problemi.
Organizzare l’ambiente e le mansioni da svolgere è il primo passo che tendenzialmente si compie per evitare di esporre i dipendenti per troppe ore a temperature eccessivamente elevate. Non sempre eventuali attività possono essere rimandate quindi di solito vengono stabiliti degli orari per turnare, così come per idratarsi e riposarsi, aspetti essenziali per combattere il cosiddetto stress termico ambientale.
Informarsi e prepararsi: la via da seguire
Le persone vanno anche informate in merito a eventuali rischi: sembra scontato ma non tutti sono preparati ad affrontare le giornate di caldo estremo e spesso ci si dimentica che il nostro organismo necessita di un maggiore supporto da parte nostra.
Supporto che possiamo dare bevendo almeno due litri di acqua al giorno, e valutando di integrare alimenti come frutta e verdura nel caso in cui si disponga di un servizio mensa. È estremamente importante che venga ridotto il consumo di sale e di grassi poiché rendono la digestione molto più lenta e quindi ci sono maggiori probabilità di soffrire a causa del caldo.
I dipendenti sono poi invitati a seguire il vademecum messo a loro disposizione dal datore di lavoro. Può rendersi inoltre necessario verificare eventuali condizioni climatiche e lavorative per comprendere degli aggiustamenti da fare in corso d’opera per consentire un migliore comfort ai lavoratori.
Le soluzioni di raffrescamento per gli ambienti indoor
Naturalmente è indispensabile valutare delle soluzioni di raffrescamento che permettano di regolare la temperatura degli ambienti interni. Se per chi lavora in esterno diventa necessario seguire dei turni e fare delle pause, negli ambienti indoor ci vengono in aiuto delle attrezzature specifiche.
Parliamo di sistemi di raffreddamento che vengono definiti efficaci e sostenibili e che dunque abbassano la temperatura: si trovano anche raffrescatori mobili, quindi soluzioni estremamente comode e pratiche in un ambiente in cui spesso ci si muove da una stanza all’altra per garantire la produzione.
Non mancano naturalmente opzioni come climatizzatori monoblocco o ventilatori elicoidali. Il consiglio che diamo in questo caso è di considerare la metratura dell’ambiente che si intende rinfrescare per trovare una soluzione che risponda alle esigenze dei dipendenti a 360°.
L’abbigliamento giusto: tessuti e fattori
Non meno importante è l’abbigliamento giusto che permette di gestire in modo molto più mirato il comfort termico sul posto di lavoro. In estate l’armadio – anche lavorativo – viene dunque rivoluzionato con tessuti specifici come quelli traspiranti e leggeri, o in alternativa materiali tecnici che sono di supporto per dissipare il calore del corpo.
Indossando determinati indumenti, è inoltre possibile favorire una migliore circolazione dell’aria: chiaramente la scelta dell’abbigliamento è connessa alla mansione che si sta per svolgere quindi bisogna tenere conto che, oltre ai potenziali rischi che si corrono quotidianamente, subentra il fattore climatico.
Per fortuna, in commercio non mancano anche in questo caso delle soluzioni ad hoc come un abbigliamento da lavoro che presenta una protezione integrata dai raggi UV, che naturalmente viene scelto principalmente da coloro che lavorano negli esterni.