Come ridurre l’inquinamento dell’aria
Hai mai riflettuto sul fatto che ogni azione che fai giornalmente ha un impatto sull’ambiente in cui vivi? Probabilmente sì, perché ormai è un argomento piuttosto dibattuto, eppure sono ancora tante le persone che non cambiano le proprie abitudini perché non le ritengono davvero capaci di influire sull’ambiente.
E’ infatti vero che non è l’azione singola di una persona, se esclusa dal contesto generale, ad apportare gravi danni all’ambiente. Se però tale azione viene ripetuta ogni giorno da miliardi di persone, possiamo dire che tutti contribuiscono a loro modo a danneggiare il pianeta.
Come ridurre l’inquinamento dell’aria
Secondo l’OMS 9 persone su 10 oggi in Europa sono esposte a dei livelli troppo alti di inquinamento atmosferico. E questo alla luce del fatto che negli ultimi anni le condizioni dell’aria sono migliorate.
L’EEA (Agenzia Europea per l’Ambiente) ha da poco reso pubblico il suo report annuale dove dichiara che l’inquinamento atmosferico provocato dalle polveri sottili e dall’emissione di gas si ripercuote sulla salute delle persone.
Se tutti le persone iniziano a modificare le proprie abitudini e puntano e puntano a uno stile di vita più sostenibile, si può sperare in ulteriori miglioramenti. Green Economy ha recentemente svolto una ricerca in questo senso e ha individuato le 10 azioni che possono cambiare il futuro del nostro pianeta.
Le strategie devono essere a livello nazionale
Basta lasciare in mano agli amministratori locali l’incarico di trovare soluzioni per l’inquinamento atmosferico. Le decisioni e le strategie vanno adottate a livello nazionale. Solo in questo modo è possibile intervenire sulle politiche energetiche, i trasporti, l’edilizia e gli standard tecnologici.
Investire più soldi nelle energie rinnovabili
Serve una maggior coordinazione per controllare il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico. Servono quindi maggiori incentivi per favorire le energie rinnovabili, come scritto in questo articolo che offre una visione più ampia dell’argomento.
E’ vero che a livello europeo è già stato fatto molto, però non è abbastanza. Occorre riflettere infatti che ulteriori ritardi nell’imboccare questa strada provocano conseguenze ancor più importanti sulla qualità dell’aria che respiriamo.
Cambiamenti nella mobilità
Ci sono vari modi di muoversi in città in modo green, anche se ovviamente per incentivare le persone serve anche migliorare le infrastrutture. Da una parte non è possibile cambiare il modo in cui gli individui si muovono dall’oggi al domani, però dall’altra parte sappiamo che non è impossibile riuscire a ottenere sostanziali miglioramenti nel medio e lungo periodo.
Le automobili sono tra le principali colpevoli dell’inquinamento atmosferico. L’obiettivo infatti è quello di incentivare l’uso di mezzi di trasporti alternativi, così da arrivare almeno a 500 auto ogni 1000 persone. Oggi ci sono parecchie strategie in corso che incentivano l’uso delle auto elettriche, ibride oppure a gas così da cercare un po’ alla volta di disincentivare l’acquisto di vetture a benzina e diesel.
Stanno nascendo sempre più aziende per esempio che cercano di promuovere i servizi di mobilità in condivisione e di questa sharing economy fanno parte il bikesharing, il charesharing e il carpooling.
Cerchiamo di prevenire
E’ più difficile prevenire che curare. Questo vale un po’ in tutti gli ambiti e quello ambientale non fa eccezione. Eppure nonostante la storia e l’esperienza personale di ognuno di noi lo insegna e lo dimostra a chiare lettere, sembra che nessuno riesce ad apprendere dai propri errori.
Solo quando i livelli di inquinamento diventano critici vengono messe in atto strategie specifiche per salvaguardare l’aria che respiriamo. E’ peggio anche dal punto di vista economico aspettare, perché dopo la fattura sarà ancora più cara. Meglio finanziare più progetti di ricerca e di attività adesso, cercando di adottare interventi preventivi e non riparativi.
Gli edifici vanno riqualificati
Il 70% di particolato atmosferico totale proviene dagli edifici ecco perché è importante imparare a risparmiare per riscaldare la casa. In generale serve intervenire sugli edifici, per esempio con l’isolamento delle intercapedini, affinché il bisogno energetico richiesto sia ridotto. Servono buoni investimenti per riuscirci e la strada in questo senso si dimostra ancora piuttosto lunga. Se tutti continuano a inquinare senza apportare nessun cambiamento nelle piccole azioni quotidiane, è difficile ottenere risultati incoraggianti.
Biomasse regolamentate
Il particolato nell’aria viene rilasciato anche dalle biomasse legnose. Chi sceglie questa strada di solito pensa di farlo anche nel rispetto dell’ambiente, eppure ci sono ulteriori strade che devono essere intraprese. Ci vogliono linee guida provenienti a livello nazionale, in modo da diffondere tecnologie ad alta efficienza con emissioni basse o nulle.
Ridurre l’inquinamento a livello industriale
Il settore industriale resta una delle più importanti sorgenti di emissioni. Le azioni da intraprendere devono promuovere l’uso di fonti energetiche più pulite. Gli stati però devono impegnarsi e collaborare per avere delle linee guida comuni, le quali però non devono essere utopiche ma realizzabili.
Solo attraverso cambiamenti concreti su più fronti è possibile ridurre l’inquinamento dell’aria e garantire un futuro migliore al pianeta e le generazioni che verranno.