Promesse d’amore e sorrisi dei più piccoli: quando ti sposi e hai dei figli
Sposarsi in Italia è ancora, per molti, un momento carico di emozioni, significati e bellezza. Il matrimonio però si è trasformato nel tempo, e oggi non è raro che gli sposi si presentino all’altare con i propri figli già presenti nella loro vita, e così non è più solo il “sì” tra due individui, ma un’unione familiare a tutto tondo. Questo vale sia per i matrimoni religiosi che per quelli civili, sempre più scelti anche per la maggiore libertà organizzativa e simbolica che offrono.
I bambini in generale sono comunque protagonisti inconsapevoli ma fondamentali delle nozze: che siano figli degli sposi, i nipoti o semplicemente bambini amici di famiglia cari alla coppia, la loro presenza arricchisce il giorno con spontaneità e tenerezza.
Nei matrimoni odierni i figli possono avere un ruolo attivo, significativo e, perché no, anche divertente e non è solo una questione estetica o emotiva: organizzare un matrimonio tenendo conto della presenza dei bambini significa pensare a un evento più autentico, rilassato e spesso più inclusivo.
Il matrimonio civile in presenza dei figli
Nel corso degli ultimi anni, i dati ISTAT hanno mostrato una riduzione significativa dei matrimoni religiosi, a favore di quelli civili e sempre più coppie, scelgono riti simbolici o cerimonie in comune, spesso in location suggestive all’aperto o in luoghi che riflettono la personalità della coppia. Sono unioni che permettono una maggiore personalizzazione e soprattutto, una libertà nella gestione dei tempi, dei riti e degli spazi.
In un contesto quindi più flessibile, i figli trovano spazio con naturalezza e possono essere coinvolti nella cerimonia, ad esempio leggendo una dedica, portando le fedi, oppure anche solo stando accanto ai genitori nel momento dello scambio delle promesse. Questo li fa sentire parte di qualcosa di grande e non semplicemente spettatori, veri protagonisti invece della nascita ufficiale della famiglia.
Un’altra cosa interessante è che spesso molti sposi scelgano abiti per i figli coordinati ai loro o piccoli dettagli che richiamino i colori o lo stile del matrimonio, e quindi all’ingresso durante la cerimonia, si noteranno gli sposi ma anche “i piccoli sposini”.
E per chi desidera curare ogni particolare, la scelta dell’abito dello sposo merita la stessa attenzione dell’abito da sposa. Una collezione elegante e versatile si può trovare anche online: uno spunto interessante è il sito https://www.davinocerimonia.it/collections/abiti-sposo-cerimonia-uomo, dove l’eleganza incontra la modernità, perfetta per una cerimonia che ha il sapore della famiglia.
Paggetti e damigelle: una tradizione che continua a emozionare
La figura dei paggetti e delle damigelle, bambini e bambine, è oggi presente nei matrimoni come un tempo, anche se spesso reinterpretata in chiave più contemporanea e non si tratta più solo di una tradizione.
L’origine dei paggetti o damigelle piccoli, risale ai matrimoni nobiliari, dove i bambini simboleggiavano la purezza, la continuità e il buon augurio per la fecondità della coppia. Oggi scegliere un bimbo o una bimba come paggetto o damigella è spesso un modo per coinvolgere emotivamente figli, nipoti o figli di amici intimi, che in questo modo si sentono importanti e partecipi.
I loro compiti possono variare, dal semplice aprire il corteo nuziale, portare piccoli bouquet, petali da spargere lungo il cammino degli sposi o, come avviene più spesso, portare le fedi.
Il momento in cui i bambini entrano in scena è sempre uno dei più emozionanti: i loro gesti a volte impacciati e spontanei, altre volte invece più decisi e orgogliosi, regalano un tocco di dolcezza che rimane impresso nei ricordi degli ospiti. Quelli poi piccolissimi, che ancora non camminano o hanno imparato da poco a camminare, anche se emozionati o distratti, riescono sempre a rubare la scena, rendendo quel momento autentico e irripetibile.
La presenza dei bambini cambia il ritmo della cerimonia
Organizzare un matrimonio con la presenza attiva dei bambini significa anche rivedere tempi e spazi, perché non si può pensare a una giornata interamente strutturata sugli adulti; quindi, le pause, gli spostamenti, i momenti di gioco e anche quelli più solenni devono tener conto della presenza dei piccoli.
Per esempio, è utile prevedere uno spazio dedicato ai bambini, con giochi, cuscini, libri illustrati o attività adatte alla loro età. Alcuni matrimoni più attenti coinvolgono animatori, atelier creativi, piccoli laboratori per tenerli occupati durante i momenti più “lenti” della giornata. È importante anche pensare ai momenti del pranzo o della cena, perché i bambini non amano stare seduti per ore, né apprezzano i menù complicati. Si possono creare un menù bimbi semplice ma gustoso, può fare la differenza e mettere tutti a proprio agio, sposi compresi.
Il matrimonio come rito familiare e collettivo
Non c’è un solo modo di vivere il matrimonio, ma uno dei più belli è considerarlo un vero rito di passaggio collettivo: se prima lo era per due individui, oggi può esserlo per un’intera famiglia. È un momento in cui si riconosce pubblicamente il percorso fatto insieme, le sfide superate, le scelte compiute. Non è solo un giorno di festa, ma un modo per dire “ci siamo, tutti insieme”.
Includere i bambini nella cerimonia non è solo una scelta di stile, ma una dichiarazione di valori: significa mettere al centro il legame, la cura, la presenza quotidiana. Anche nei riti simbolici, sempre più diffusi, i figli possono partecipare a gesti carichi di significato: accendere una candela insieme, versare sabbia colorata in un unico vaso, oppure firmare con la propria manina un “patto di famiglia”.