Ambiente

Era della plastica: dal successo economico al fallimento ecologico

Viviamo in un’epoca definita dall’impatto della plastica su scala globale. Da un lato, questo materiale versatile ha rivoluzionato molteplici settori, facilitando la produzione di beni di consumo, imballaggi e dispositivi tecnologici. Dall’altro, il suo utilizzo eccessivo e la sua durabilità hanno generato una crisi ambientale senza precedenti.

Nel 2016, la fondazione Ellen MacArthur ha pubblicato questo rapporto in cui ha lanciato un forte allarme sul crescente problema dell’inquinamento da plastica, affermando che nel 2050, la quantità di plastica presente negli oceani supererà quella dei pesci. Questa previsione ha evidenziato l’urgenza di affrontare questo problema, che in passato era considerato secondario rispetto ad altre questioni ambientali più pressanti.

Cos’è la plastica

La plastica è un materiale sintetico derivato da polimeri, che può essere modellato in una vasta gamma di forme e utilizzato per molteplici scopi. È diventata una componente essenziale della nostra vita quotidiana, presente in oggetti come bottiglie, sacchetti, giocattoli e dispositivi elettronici. Uno dei principali vantaggi della plastica è la sua durabilità. Tuttavia, questa caratteristica diventa una maledizione quando si tratta di prodotti usa e getta. Oggetti come bicchieri di plastica e sacchetti possono impiegare centinaia di anni per degradarsi completamente, contribuendo all’inquinamento dei mari e dei suoli.

L’avvento della plastica ha segnato una svolta nella storia dell’umanità, consentendo la produzione su larga scala di beni di consumo a prezzi accessibili. Questo ha contribuito a migliorare la qualità della vita per molte persone, facilitando l’accesso a prodotti precedentemente considerati di lusso. Oltre agli utilizzi convenzionali, la plastica è diventata fondamentale anche in settori ad alta tecnologia, come l’aerospaziale e l’elettronica. Materiali plastici avanzati offrono leggerezza, resistenza e flessibilità, rendendoli ideali per applicazioni che richiedono prestazioni superiori.

Qual è l’impatto della plastica sul pianeta?

L’ampio utilizzo della plastica ha conseguenze disastrose sull’ambiente. Milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno negli oceani, minacciando la vita marina e inquinando le catene alimentari. Inoltre, la produzione di plastica richiede l’estrazione di combustibili fossili, contribuendo al riscaldamento globale e all’esaurimento delle risorse naturali. Una ricerca recente ha rivelato la presenza di inquinamento da plastica nei reperti fossili, con un aumento esponenziale dal 1945. Questo fenomeno potrebbe segnare l’inizio dell’Antropocene, un’epoca geologica caratterizzata dal dominio umano sul pianeta. Secondo uno studio pubblicato su Scienze Advances, il periodo attuale potrebbe essere ricordato come l'”età della plastica”, seguendo l’età del bronzo e del ferro.

Tutto questo danneggia anche l’uomo?

Sì, l’impatto della plastica sull’ambiente ha anche gravi implicazioni per la salute umana. Microplastiche, frammenti invisibili di plastica derivati dalla disgregazione di oggetti più grandi, si infiltrano nella catena alimentare e possono essere ingerite dagli esseri umani attraverso il cibo e l’acqua potabile, con effetti potenzialmente dannosi sulla salute. Un’analisi condotta dall’Università di Newcastle su richiesta del WWF, intitolata “No Plastic in Nature: Assessing Plastic Ingestion from Nature to People” (fonte), ha esaminato 52 studi precedenti. Secondo lo studio, gli esseri umani ingeriscono circa 2000 pezzi di microplastica ogni settimana, corrispondenti a 5 grammi, equivalente a una carta di credito. Anche se gli effetti specifici di questa ingestione sulla salute umana non sono completamente compresi, gli scienziati ritengono che il rischio per la salute possa essere più significativo di quanto si creda.

Le bioplastiche

Come risposta alla crisi ambientale causata dalla plastica convenzionale, sono state sviluppate le bioplastiche, che sono prodotte da fonti rinnovabili come amido di mais e cellulosa. Tuttavia non sono esenti da critiche, poiché la loro degradabilità può essere influenzata da condizioni ambientali specifiche e possono competere con la produzione alimentare.

Le bioplastiche, sebbene considerate un’alternativa più sostenibile alla plastica tradizionale, affrontano ancora ostacoli significativi nella loro diffusione. I costi elevati di produzione limitano la loro adozione, con solo l’1% circa delle materie plastiche globali appartenenti al genere “bio”. Inoltre vi è incertezza riguardo al loro impatto ambientale, poiché non è chiaro se siano effettivamente meno inquinanti della plastica convenzionale.

Come sarebbe stato il mondo senza plastica?

Ha provato a rispondere questa domanda il sito www.immaginase.it, giungendo alla conclusione che senza la presenza diffusa della plastica nel mondo, molte delle comodità e dei prodotti a cui siamo abituati oggi avrebbero una forma diversa o non esisterebbero affatto. L’impatto della plastica si estende a numerosi settori, compresi quelli medici, alimentari, edilizi e dell’abbigliamento. Ad esempio, nel settore medico, molti dispositivi salvavita e strumenti chirurgici sono realizzati in plastica per garantire leggerezza, flessibilità e sterilità. Senza la plastica, la produzione di questi dispositivi sarebbe potuta risultare più costosa.

Nel settore alimentare, la plastica è ampiamente utilizzata per confezionare e conservare alimenti, garantendo loro una maggiore durata e riducendo il rischio di contaminazione batterica. In assenza di plastica, l’imballaggio alimentare dovrebbe fare affidamento su materiali alternativi, che potrebbero non garantire gli stessi livelli di sicurezza e durata. Anche nel settore edilizio, la plastica è utilizzata in vari materiali da costruzione, come isolanti e tubazioni, contribuendo a migliorare l’efficienza energetica degli edifici e la durata delle infrastrutture.

Senza la plastica, sarebbe necessario trovare alternative che possano soddisfare gli stessi requisiti tecnici e di sicurezza. Nel settore dell’abbigliamento, la plastica è impiegata nella produzione di fibre sintetiche come il poliestere e il nylon, che sono ampiamente utilizzate nell’abbigliamento sportivo e nella moda. Questi tessuti offrono resistenza, elasticità e facilità di manutenzione, caratteristiche che sarebbe difficile replicare con materiali naturali. In definitiva, senza la plastica, il mondo sarebbe costretto a fare i conti con una serie di sfide logistiche, tecniche ed economiche per garantire il mantenimento del livello di comfort e convenienza a cui siamo abituati.

Fallimento ecologico

Nonostante i numerosi benefici che la plastica ha portato alla società moderna, il suo uso smodato e la sua gestione inadeguata hanno innescato una crisi ambientale senza precedenti. È giunto il momento di affrontare questa sfida con determinazione e innovazione, adottando pratiche e materiali più sostenibili per preservare il nostro pianeta per le generazioni future.

Il riciclo della plastica rimane ancora poco diffuso nonostante la produzione globale sia aumentata significativamente. Secondo l’OCSE, nel 2019 sono state prodotte 460 milioni di tonnellate di plastica, ma solo il 9% è stato riciclato. Il restante 91% è stato gestito in varie forme: il 19% è stato incenerito, il 50% è stato smaltito in discariche “regolari” e il restante 22% è stato smaltito in maniera irregolare.

Di fronte alla crescente consapevolezza dei danni ambientali causati dalla plastica, molti governi e organizzazioni stanno adottando misure per ridurne l’uso e promuovere alternative sostenibili. Il divieto dei prodotti in plastica usa e getta, come sacchetti e cannucce, è diventato sempre più diffuso in tutto il mondo.

Il bando dei prodotti in plastica usa e getta ha rappresentato un importante passo avanti nella lotta contro l’inquinamento plastico. Tuttavia l’efficacia di queste misure dipende dalla loro attuazione e applicazione coerente, oltre che dall’adozione diffusa di alternative ecologiche da parte dei consumatori e delle industrie.

Conclusione

L’era della plastica ha segnato un’epoca di progresso economico e innovazione tecnologica, ma ha anche portato con sé gravi conseguenze per l’ambiente e la salute umana. È essenziale che la società adotti misure concrete per ridurre l’utilizzo della plastica e promuovere alternative sostenibili. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo mitigare gli effetti devastanti della plastica sull’ecosistema globale e preservare il nostro pianeta per le generazioni future.

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