L’importanza della rigenerazione degli scarti
La sostenibilità è oggi una delle tematiche più importanti, soprattutto in vista del prossimo futuro. Il modello di sviluppo che abbiamo vissuto negli ultimi secoli deve essere necessariamente rivisto, per garantire il massimo rispetto dell’ambiente che ci circonda. Per questo attualmente sia il riciclo che la rigenerazione degli scarti sono argomenti da non sottovalutare.
Fortunatamente la tecnologia sta facendo passi da gigante, offrendo al pubblico numerose opportunità. Uno dei materiali che sta vivendo una nuova età dell’oro è la gomma, che con le sue caratteristiche può essere riutilizzata più e più volte. Vediamo insieme quali sono le sue caratteristiche principali e in che modo possiamo salvaguardare l’ambiente.
La storia della gomma
La gomma naturale più antica al mondo è il caucciù, ricavato dagli alberi della gomma che vengono incisi per raccoglierne il lattice (vedi la procedura). Proprio la sua origine ha reso questo materiale particolarmente prezioso nel corso del tempo, non essendo disponibili piante in quantità illimitata. Fin dagli albori si è così cercato il modo di riutilizzare questo stesso materiale, evitando di disperderlo o di sprecarlo.
I risultati ottenuti da queste prime forme di riciclo sono stati generalmente buoni, anche per merito delle particolari proprietà della gomma, elastica e facilmente malleabile. La situazione è cambiata quando lo sviluppo industriale ha reso la gomma naturale meno utile e conveniente, a favore di altri materiali, tra cui proprio la gomma sintetica.
Il tasso di riciclo e di riutilizzo si è abbassato, e prodotti come gli pneumatici hanno iniziato ad affollare le discariche, trasformandosi ben presto in un potenziale pericolo ecologico. Proprio per questo motivo è nata una forte richiesta di metodi e sistemi per sfruttare nuovamente tutte le potenzialità di questo materiale. Possiamo così parlare sia di riciclo che di rigenerazione, processi tra loro differenti e dotati di numerosi vantaggi.
Riciclo e rigenerazione
Il classico riciclo della gomma è un meccanismo ben rodato e conosciuto, che porta però con sé un difetto insormontabile: quando si va a riciclare lo scarto, il materiale perde qualità, e non può essere destinato allo stesso prodotto per cui è stato utilizzato inizialmente. Per esempio in Italia i principali produttori di copertoni attraverso il consorzio Ecopneus garantisce che per ogni pneumatico venduto ce ne sia uno recuperato. Si tratta comunque di un procedimento eco-friendly, che aiuta a ridurre di molto la quantità di rifiuti presenti nelle discariche.
Una promettente e competente startup italiana, ReUse ha introdotto un sistema chiamato rigenerazione, che permette di fare molto di più. Come funziona questo sistema, e qual è il suo obiettivo? Il procedimento chiave della rigenerazione è la devulcanizzazione, di cui parleremo meglio nel prossimo paragrafo. Questo processo ha lo scopo di riportare lo scarto al suo stato originale di gomma naturale, così da poter riutilizzare il materiale senza che abbia subito alcun tipo di downgrade.
Per cui, ad esempio, con la gomma di uno pneumatico potremo realizzare uno pneumatico della stessa identica qualità. Il lavoro di ReUse può seriamente cambiare il modo con cui concepiamo il riutilizzo della gomma. L’azienda non ha improvvisato nulla: attiva dal 2020, le sue origini risalgono al 2010. Anni di studio e progettazione, per ottenere un risultato fuori dal comune.
Cos’è la devulcanizzazione?
Nel processo industriale la gomma si unisce allo zolfo in un procedimento chimico chiamato vulcanizzazione. Lo scopo della devulcanizzazione è quello di tornare indietro e ribaltare questo processo, scindendo nuovamente questi legami chimici e permettendo di ottenere nuovamente della gomma pura, senza alcun elemento chimico esterno.
Questo risultato può essere raggiunto attraverso due differenti tecnologie. La prima è la miscelazione con taglio elevato, che non richiede alcun tipo di frantumazione. La seconda tecnologia prevede una frantumazione del materiale, a cui si associa l’utilizzo del vapore dell’acqua.
Il principale vantaggio di tutto questo processo risiede nella sua totale sostenibilità. Non si emettono nell’ambiente elementi tossici, e può essere potenzialmente ripetuto per un numero di cicli infinito. Inoltre non c’è bisogno di una elevata temperatura, riducendo di molto anche i costi e i consumi del procedimento.
Perché la rigenerazione scarti sostiene l’ambiente
In che modo la rigenerazione degli scarti sostiene l’ambiente? I motivi per cui questa nuova soluzione è considerata green sono numerosi. In primis utilizzando di nuovo la gomma naturale non avremo bisogno di ricavarne di nuova dagli alberi. La richiesta si riduce di molto, e ciò ci permette di evitare il fenomeno dello sfruttamento intensivo che potrebbe danneggiare interi ecosistemi.
A tal proposito bisogna considerare che con questo sistema anche le discariche possono essere liberate da un gran numero di rifiuti, potendo accogliere più facilmente tutti quei materiali che per un motivo o per un altro non possono essere riciclati. Inoltre è stato fatto notare come la produzione di oggetti a partire da materiale rigenerato o riciclato consumi meno energia, richiedendo così una minore quantità di elettricità.
Tutto ciò si traduce sia un risparmio economico che in una maggiore sostenibilità della propria produzione. Infine non bisogna dimenticare che ogni elemento riciclato è un elemento in più che non rischia di finire disperso nell’ambiente, danneggiando sia la flora che la fauna. Per questo l’obiettivo, in futuro è proprio quello di coinvolgere nel processo di riciclo quanti più materiali possibili.