Matrimoni in Italia: forte calo, ma crescono le unioni civili
Qual è la situazione nazionale per quel che riguarda i matrimoni? Lo scorso 6 settembre l’Istat, ovvero l’autorevole istituto statistico italiano, ha pubblicato sul suo sito Internet ufficiale un documento molto interessante: l’infografica sulla popolazione residente per stato civile al 1° gennaio 2018.
I dati che emergono da queste statistiche sono molto interessanti, scopriamo subito quali sono i punti più salienti posti in evidenza da Istat.
Una popolazione sempre più “anziana”
Anzitutto viene fornito un quadro generale della popolazione italiana: i residenti in Italia risultano circa 60.484.000 e l’età media è di 45,2 anni, è dunque evidente che in Italia la popolazione non sia affatto una delle più giovani e che ci siano tutte le premesse affinché divenga ancor più vecchia negli anni a venire.
La “fetta” di popolazione più grande è quella che ha un’età inclusa tra i 15 e i 64 anni; gli under 15 sono appena il 13,4% mentre è ben più elevata le percentuale di over 64, la quale costituisce il 22,6% del totale.
È interessante anche il dato sui “centenari”: sono più di mille le persone che, in Italia, hanno superato la soglia del 100 anni, inoltre ci sono 20 persone che hanno superato i 110 anni e che rientrano quindi nella categoria dei “supercentenari”.
I dati sui matrimoni: un calo inequivocabile
Fatte queste interessanti premesse, iniziamo a scoprire quali sono i dati riguardanti il vincolo del matrimonio, a cominciare dal fatto che nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 64 anni i coniugati ed i celibi quasi si equivalgono, corrispondendo rispettivamente al 49% e al 47,7%.
Questo dato è emblematico del fatto che in Italia si celebrino, oggi, meno matrimoni, ad ogni modo tra la popolazione femminile appartenente alla fascia d’età indicata le persone coniugate ammontano al 55% del totale, percentuale ben più elevata di quelle nubili, le quali corrispondono al 39%.
Il cambiamento sociale emerge in modo nitido ed inequivocabile effettuando un confronto con l’anno 1991: mentre in tale anno gli uomini coniugati di età compresa tra i 25 ed i 34 anni corrispondevano al 51,5%, oggi ammontano appena al 19,1%.
Nel 1991 le donne coniugate appartenenti alla medesima fascia d’età erano ben il 69,5% del totale, oggi invece sono il 34,3%; questi dati sono correlati al calo dei matrimoni, certamente, ma anche al fatto che oggi si tende a sposarsi più tardi per via di vari aspetti di natura sociale, come ad esempio le difficoltà ad individuare un lavoro stabile.
Non solo in Italia ci si sposa di meno rispetto ad anni addietro, ma aumentano i divorzi, i quali risultano essere addirittura quadruplicati rispetto al 1991: all’epoca se ne contavano 376.000, oggi invece sono 1.672.000.
I dati sulle unioni civili
In questo quadro sociale si collocano anche le unioni civili, istituto che, come noto, ha fatto il suo ingresso nel nostro paese solo da breve tempo: al 1 gennaio 2018 le coppie legate in questo modo risultano essere ben 13.300 e nel 68,3% dei casi esse riguardano persone di sesso maschile.
Quanto all’età media delle persone unite civilmente, essa corrisponde a 49,5 anni per gli uomini e a 45,9 anni per le donne; le coppie unite civilmente inoltre risiedono principalmente a Nord, è inoltre interessante sottolineare che ben un’unione su quattro si realizza nelle città di Milano, Roma e Torino.
Meno matrimoni, più divorzi, dato positivo solo per le unioni civili
Il quadro sociale generale relativo al matrimonio è dunque questo: questa forma di legame sembra essere in forte calo e si potrebbe dibattere molto a lungo su quelle che potrebbero essere le cause.
Il dato positivo, come visto, è quello relativo alle unioni civili: nei costanti cambiamenti che vedono protagonista la società italiana, questo tipo di legame sembra destinato a divenire sempre più frequente.
È d’altronde emblematico il fatto che in alcuni e-commerce dedicati alle bomboniere, come ad esempio Nara Bomboniere, il cui indirizzo è www.narabomboniere.com, non mancano affatto degli articoli ideali per celebrare l’unione tra due persone del medesimo sesso.