5 cose da sapere sulla realtà aumentata
Ci sono almeno 5 cose da sapere sulla realtà aumentata, definita come un’innovazione tecnologica in grado di aggiungere al proprio campo visivo, digitalmente, altri elementi o informazioni, in modo tale da aumentare appunto la percezione della vista e l’esperienza che ne deriva.
- La realtà aumentata funziona in tempo reale, questo vuol dire che il dispositivo utilizzato è in grado di elaborare una serie di informazioni aggiuntive, nel momento stesso in cui lo si sta utilizzando. Un esempio può essere quello di quando con uno smartphone si sta “puntando” su un determinato edificio e sullo schermo cominciano ad apparire dettagli di una costruzione, notizie, storia e altre curiosità.
- Si tratta di una tecnologia che invita all’esplorazione del mondo intorno a sè perché per mezzo di un semplice dispositivo digitale è possibile venire a conoscenza di dettagli su un luogo, grazie ad un processo di localizzazione e di riconoscimento. Il rapporto con l’ambiente viene ridefinito e filtrato, e se da un lato si è di fronte al caso di un “nuovo” intermediario tra essere umano e mondo, dall’altro lato si entra in un universo cognitivo più profondo.
- Tra le cose da sapere sulla realtà aumentata c’è una novità tutta italiana, ovvero l’invenzione di un gioco chiamato Father.io che permette di interagire con il mondo circostante trasformandolo in un vero e proprio set di un videogioco. Grazie a questa nuova idea i passanti per la strada diventano veri e propri protagonisti di una sfida, potenziali “nemici” che vanno sconfitti attraverso un fascio di luce laser ricreabile tramite l’ apposizione sullo smartphone, di un dispositivo dotato di una lente che intercetta i cambiamenti nel campo visivo della realtà.
- Nella realtà aumentata ci si orienta attraverso i 5 sensi. La conoscenza viene potenziata grazie all’integrazione di altre informazioni che possono essere visibili con l’utilizzo di una webcam per quanto riguarda i pc, occhiali particolari, auricolari o guanti. Si tratta di un vero e proprio potenziamento dei sensi in grado di trasportare gli user nella stessa dimensione che appare nello schermo.
- Una delle applicazioni più belle della realtà aumentata è stata la creazione di video documentari che mostravano le condizioni dei campi profughi siriani. Ciò aumentava la capacità di immedesimazione e quindi la capacità di provare empatia, forse la vera molla della conoscenza. Una simile applicazione potrebbe portare a condizionare le scelte di importanti decision makers per il fatto di poter sentire sulla propria pelle quelle che sono le condizioni più degradanti in determinate parti del mondo che non possono essere espresse diversamente.