Silvicoltura: progetti nel mondo per la manutenzione delle foreste
Le foreste coprono circa il 30% della superficie terrestre (qui la mappa) e sono una fonte inestimabile di biodiversità, aria pulita, acqua, cibo e legname. La deforestazione e gli incendi boschivi rappresentano una seria minaccia per la salute e l’esistenza delle foreste che vanno assolutamente salvaguardate per il bene stesso del pianeta.
In quest’ottica è nata la silvicoltura, ovvero lo studio e la gestione sostenibile delle foreste per garantire che siano produttive, sane e belle per le generazioni future. In questo articolo esploreremo alcune delle tecniche di silvicoltura e manutenzione delle foreste più comuni e i loro benefici per la salute e la bellezza dei nostri boschi.
Piantumazione e rimboschimento
La piantumazione e il rimboschimento sono tecniche utilizzate per ripopolare aree degradate o deforestate con nuove piante. Questo non solo ripristina la copertura vegetale, ma può anche riportare la biodiversità, migliorare la qualità dell’aria e dell’acqua, e fornire fonti di cibo e legname.
Ad esempio, in Brasile, il progetto Boschi della memoria è nato con lo scopo di piantare 200 mila alberi, e il progetto Corridoio ecologico di Araguaia mira a piantarne 1,7 miliardi, per creare, attraverso 2600 km che attraversano sei stati del Paese, il più grande corrodio naturale nel mondo.
Potatura, diradamento e rimozione
La potatura elimina rami secchi, malati o morti, mentre il diradamento rimuove gli alberi sovrappopolati per migliorare la crescita e la salute degli alberi rimanenti. Importante anche la pulizia dei sentieri e la rimozione delle erbacce, per cui è necessario utilizzare decespugliatori professionali come questi, perché offrono una combinazione unica di potenza, precisione e maneggevolezza.
In Svezia, la potatura e il diradamento sono utilizzati per mantenere la qualità del legname nei boschi di conifere. Questa attività offre un’opportunità di lavoro per centinaia di famiglie e contribuisce a sostenere un’economia circolare di cui beneficiano le località che vivono a stretto contatto con le foreste.
Combattere le malattie e gli insetti dannosi
Le malattie e gli insetti dannosi possono causare danni significativi alle foreste se non vengono controllati. La silvicoltura utilizza diversi metodi per prevenire e controllare questi problemi, come l’utilizzo di pesticidi mirati, la rimozione degli alberi malati e la diversificazione delle specie.
Ad esempio, il progetto Xf-ACTORS mira a combattere il batterio Xylella fastidiosa (originario dell’America centrale e scoperto in Europa per la prima volta nel 2013 in Puglia, causando notevoli danni agli oliveti) attraverso un programma di ricerca multidisciplinare che coinvolge 29 partner in 14 paesi e 4 centri di ricerca non europei, per migliorare la prevenzione, la rilevazione precoce e il controllo di questo patogeno.
Gestione sostenibile del legname
La gestione sostenibile del legname è essenziale per garantire che le risorse forestali siano utilizzate in modo responsabile e che la biodiversità sia protetta. Questo può includere la pianificazione dell’abbattimento degli alberi, la salvaguardia di aree particolarmente sensibili e la ricostituzione delle foreste.
Ad esempio, in Finlandia, la gestione sostenibile del legname è una parte fondamentale delle politiche forestali e delle pratiche di silvicoltura. Insieme ad altri tre Paesi, la Finlandia ha costituito il gruppo For Forest. In un’intervista con il quotidiano finlandese Ilta-Sanomat, il ministro dell’Agricoltura e delle Foreste Kurvinen ha sottolineato che “sarebbe un errore guardare alla silvicoltura solo attraverso la lente della politica climatica e ambientale” perché è importante considerare anche gli aspetti legati alla competitività e all’occupazione. Kurvinen ha affermato che non possiamo risolvere i problemi ambientali senza un’industria forestale europea forte e di successo.
Controllo degli incendi
Gli incendi possono causare danni devastanti alle foreste e alla fauna selvatica. La silvicoltura utilizza diverse tecniche per prevenire e controllare gli incendi boschivi, come la creazione di barriere di contenimento, la pulizia dei sottoboschi e l’educazione dei visitatori del parco.
Ad esempio, in California, USA ci sono programmi di prevenzione degli incendi boschivi che mirano a ridurre il rischio di incendi attraverso la pulizia dei sottoboschi e la creazione di barriere di contenimento. Anche in Italia, la Protezione civile si occupa attraverso dei piani regionali di previsione e prevenzione, alla lotta contro gli incendi boschivi.
Monitoraggio e ricerca
La silvicoltura si basa sulle conoscenze scientifiche per prendere le decisioni su come agire. Il monitoraggio e la ricerca sono essenziali per comprendere la salute e la dinamica delle foreste e per identificare i problemi e le opportunità.
In Australia ad esempio, che nel rapporto del WWF compare come unica nazione sviluppata in una black list composta da 24 zone a forte rischio deforestazione, è nato il progetto “Forest Watch”, che utilizza tecnologie avanzate per monitorare la salute delle foreste e per identificare le minacce, come l’invasione di specie esotiche.
Educazione e coinvolgimento della comunità
La silvicoltura non può essere effettuata efficacemente senza il coinvolgimento e la comprensione da parte delle comunità locali. L’educazione e il coinvolgimento delle persone sono essenziali per promuovere la consapevolezza e la partecipazione attiva nella gestione delle foreste. Ad esempio, in Indonesia, il progetto Forest for Life coinvolge la comunità locale nella gestione sostenibile delle foreste pluviali attraverso l’educazione e la formazione.
Conservazione della biodiversità
Le foreste sono una delle principali fonti di biodiversità sulla Terra e la silvicoltura deve tenerne conto per preservare la biodiversità. La conservazione della biodiversità può essere raggiunta attraverso la protezione di aree particolarmente sensibili, la diversificazione delle specie e la gestione sostenibile delle risorse.
In Ecuador, il progetto Yasuní Biosphere Reserve mira a conservare la biodiversità unica della foresta pluviale attraverso la creazione di una riserva naturale e la gestione sostenibile delle risorse.
Cambiamento climatico e foreste
Le foreste sono un importante serbatoio di carbonio e possono contribuire a mitigare i cambiamenti climatici attraverso la fotosintesi in carbonio, che viene immagazzinato (processo chiamato sequestro del carbonio) nel legno e nella vegetazione.
La silvicoltura può aiutare a gestire le foreste in modo sostenibile per massimizzare i loro benefici per il clima. Ad esempio, in Tanzania, il progetto “Forest Carbon Partnership” mira a migliorare la gestione delle foreste, così da aumentare il sequestro del carbonio e aiutare a combattere i cambiamenti climatici.
Turismo e foreste
Le foreste sono un’attrazione turistica popolare e possono essere utilizzate per generare reddito e sostenere le comunità locali. La silvicoltura può aiutare a gestire il turismo sostenibile per proteggere le foreste e migliorare le opportunità per le comunità locali. Ad esempio, in Costa Rica, il progetto Eco-Turismo utilizza il turismo sostenibile per supportare la gestione sostenibile delle foreste e le comunità locali.
Conclusione
La silvicoltura è una disciplina essenziale per garantire che le foreste siano sane, belle e produttive per le generazioni future. Le tecniche di silvicoltura, come la piantumazione e il rimboschimento, la potatura e il diradamento, il controllo delle malattie e degli insetti dannosi, la gestione sostenibile del legname, il controllo degli incendi boschivi, l’educazione e il coinvolgimento della comunità, sono tutte importanti per garantire che le foreste siano gestite in modo sostenibile.