Curiosità

Vespa PX: la regina di tutte le Vespe

La Vespa PX ha scritto una pagina indelebile nella storia delle due ruote, incarnando l’anima di un’epoca di cambiamenti e libertà.

Nata nel 1978 e giunta al capolinea a causa della decisione di Piaggio di non sottoporla all’aggiornamento Euro 4 alla fine dell’ultima decade, la Vespa PX si erge come autentica icona e tappa fondamentale nella storia della Piaggio.

In questo articolo conosceremo i vari aspetti che hanno contribuito a rendere la Vespa PX, un’icona degli anni ottanta e farla restare nel cuore di tutti gli appassionati.

Design rivoluzionario

Esibita al Salone di Milano nel 1977, riuscì a colpire il pubblico fin da subito per l’innovativa estetica dello scooter, capace di rinnovare gli elementi stilistici della precedente serie di Vespa.

Dal punto di vista della struttura, il telaio monoscocca, le ruote con cerchi da 10 pollici, il serbatoio da 8 litri e il peso complessivo di 80 kg conferivano alla PX una maneggevolezza insuperabile. La scelta cromatica tra il bianco e l’azzurro, unita a un costo di 767mila lire, chiudeva il cerchio di questa icona in ascesa.

Dal punto di vista pratico, alcuni accorgimenti, come le nuove sospensioni, contribuivano a migliorare la tenuta di strada. La Vespa PX fu la prima Vespa che, come optional, offriva la possibilità di montare le frecce direzionali.

Motore potente e affidabile

Un altro elemento chiave del successo della Vespa PX è il suo motore. La PX sfoggiava un motore monocilindrico 2T da 123,4 cc, in grado di erogare 8 CV a 5.600 giri/min. Il cambio a 4 marce, il carburatore Dell’Orto da 20 mm e l’accensione a volano magnete, costituivano le peculiarità di questo modello.

Icona culturale non solo in Italia

La Vespa PX non era solo una moto, ma un’icona culturale degli anni ottanta. La sua presenza nei film, nella musica e nella moda dell’epoca l’ha trasformata in un simbolo di stile di vita.

In Italia, la Vespa diventò il mezzo distintivo dei Paninari, che la deconravano con adesivi di marchi di abbigliamento come Moncler, Stefanel, Best Company, El Charro e tanti altri. Per gli amanti del tuning e coloro che aspiravano a incrementare le già soddisfacenti prestazioni del loro “vespone”, il mercato offriva una vasta selezione di modifiche, che andavano dalle marmitte a pistoni e cilindri più grandi, proposti da aziende come Polini, Pinasco e Malossi.

In Europa, soprattutto in Germania e Regno Unito, la Vespa PX diventò un  simbolo di libertà, suscitando sia l’interesse dei giovani che degli adulti. In particolare gli inglesi ne restarono molto affascinati, elevandola a simbolo del rinnovato interesse per gli scooter italiani.

All’estero la Vespa fu trasformata in ogni modo possibile, mantenendo però intatto il suo autentico spirito. Accessori come parabrezza, portapacchi, specchietti custom, poggiaschiena, selle in stile Yankee, paraurti perimetrali, griglie adornate su fanali e frecce, addirittura impianti stereo integrati nel vano, erano le opzioni predominanti in quegli anni e costituiscono tutt’oggi una fonte di ispirazione per chi desidera personalizzare il proprio scooter

Evoluzione nel Tempo

La Vespa PX ha continuato a evolversi nel corso degli anni. Aggiornamenti nel design, tecnologia e prestazioni, pur mantenendo una continuità con la linea iniziale, hanno contribuito a mantenere viva la sua eredità. Oggi, gli appassionati possono apprezzare versioni moderne che conservano lo spirito originale della PX 125.

Vediamo quali sono state le diverse versioni sviluppate per il modello PX nel corso degli anni, che hanno conferito allo scooter una crescente velocità, comfort ed affidabilità:

1977: Presentazione del primissimo modello di PX, disponibile esclusivamente nelle cilindrate P125X e P200E.

1978: Ampliamento della serie PX con l’introduzione della cilindrata 150 e l’opzione degli indicatori di direzione come accessorio.

1981: Adozione dell’accensione elettronica.

1983: Lancio della serie Arcobaleno, caratterizzata dall’avviamento elettrico a batteria.

1985: Debutta la serie T5 Pole Position, caratterizzata da una carrozzeria più squadrata, cilindro in lega con canna cromata, cinque travasi (da cui il nome) e strumentazioni moderne, tra cui il contagiri elettronico a cristalli liquidi.

1996: Nasce il PX Classic per festeggiare i 50 anni della Vespa, di colore giallo e con la sella color senape.

1998: Fuori produzione la cilindrata 200, introdotto il freno a disco anteriore.

1999: La PX Catalyzed diventa la prima vespa eco-compatibile.

2000: Lancio del PX Millennium.

2011: Celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia con la presentazione della PX150°, caratterizzata da grafiche tricolori. In occasione del Vespa Day a Roma, il sito dueruote.it effettuò una prova per dare risposta alle tante domande che si saranno fatti tuttigli appassionati.

2016: In occasione del 70° compleanno del mito italiano a due ruote, viene lanciata la Vespa Settantesimo, prodotta esclusivamente nei colori Azzurro 70 e Grigio 70.

La PX, divenuto una vera leggenda anche al di fuori dei confini nazionali, ha visto la creazione di serie speciali destinate al mercato americano (PX America), spagnolo (TX con carrozzeria T5 e motore PX 200), e tedesco (PX 80 & PX 200 GS).

Ristrutturare una Vespa PX

La prospettiva di relegare la PX alla semplice categoria di modernariato è ormai da considerare superata. L’entusiasmo degli appassionati ha spinto Piaggio a una decisione inevitabile: riportare in strada la vecchia e gloriosa PX. Questa mossa avviene in un’era in cui la Vespa ha subito una trasformazione completa, abbracciando motori 4T, cambio con variatore automatico e cerchi da 11 pollici. La risposta alla crescente richiesta degli appassionati è un ritorno nostalgico, un vero e proprio rinascimento della PX che supera di gran lunga l’etichetta di semplice oggetto di modernariato.

L’acquisto di una vecchia Vespa PX da ristrutturare è un’immersione appassionante nel mondo del restauro e della conservazione. Rianimare questo gioiello su due ruote non è solo un progetto meccanico, ma un viaggio intrapreso dagli appassionati che desiderano preservare l’autentica bellezza delle Vespe d’epoca.

Caccia alla Vespa PX

La ricerca di una Vespa PX da ristrutturare inizia con la caccia all’affare perfetto. Partecipare a fiere d’epoca, consultare annunci online e stringere contatti con la comunità degli appassionati sono modi efficaci per individuare il veicolo ideale. Prestare attenzione a dettagli come la documentazione, il telaio e lo stato del motore è cruciale per garantire una base solida per il processo di recupero.

Una volta individuata la Vespa giusta, il telaio diventa il punto di partenza per il restauro. Verificare la presenza di ruggine, danni strutturali o corrosione è essenziale. Una riparazione accurata e la protezione contro la ruggine sono passaggi cruciali per garantire la solidità e la longevità del telaio.

Il cuore di ogni Vespa è il suo motore, e il restauro di una Vespa PX 125 non fa eccezione. Smontare il motore, sostituire parti usurate e pulire accuratamente ogni componente sono passaggi fondamentali. Altrimenti è possibile acquistare un motore completo su questo sito https://aricun.com/settore/motori-completi/ e dedicarsi solo al suo montaggio. L’aggiornamento del sistema di alimentazione, l’installazione di un nuovo sistema di scarico e la revisione dell’impianto elettrico contribuiscono a garantire prestazioni ottimali.

Il restauro di una Vespa PX non è completo senza l’attenzione all’aspetto estetico. Ripristinare la carrozzeria, la sella e gli accessori originali o sostituire parti danneggiate è parte integrante del processo.

La scelta dei colori (qui una guida per non fare errori) e dei dettagli estetici può riflettere la storia dell’epoca in cui la Vespa è stata prodotta, preservando la sua autenticità.

Dopo mesi di lavoro appassionato, la Vespa PX ristrutturata è pronta per il suo test finale. Una verifica accurata delle prestazioni, un test di guida e gli ultimi ritocchi estetici completano il processo. Il risultato è un capolavoro su due ruote che ha recuperato non solo la sua forma fisica ma anche la sua anima autentica.

Conclusione

Il suo design senza tempo della PX, la sua influenza culturale e le storie di avventure raccontate dai suoi possessori, rendono questa Vespa una leggenda destinata a perdurare nel tempo. Che tu sia un appassionato di moto o un nostalgico degli anni ottanta, la Vespa PX continuerà a incantare e a guidare i cuori di coloro che la incontrano.

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